mercoledì 5 giugno 2013

villa romana sommersa portus julius



Lungo la costa puteolana nel 37 a. C. venne realizzato un porto militare, il Portus Julius, per cui furono eseguite grandi opere d'ingegneria: un canale lungo 400 metri collegava il mare con il lago di Lucrino, ed un altro metteva quest'ultimo in comunicazione con il lago d'Averno.
Dismesso il ruolo militare, trasferito al nuovo porto di Miseno, il Portus Julius fu ampliato con infrastrutture e magazzini e assunse un'importante funzione commerciale.
L'immersione è subito sorprendente , appena sotto la boa , alcuni pavimenti in mosaico e in signino ricoprono una vasta area. Proseguendo verso est si un grande magazzino a pianta quadrangolare con corte centrale. Muri in reticolato suddividono una serie di stanze, alcune ancora provviste di soglie in pietra, di pavimenti e di resti dell'impianto idraulico, che si aprono su un porticato. Rampe di scale documentano la presenza di un piano superiore. Una grande domus, forse appartenente al proprietario del magazzino, conserva ancora un peristilio di colonne in laterizio ed Il canale di accesso al Portus Julius era destinato, secondo un faraonico progetto dell'imperatore Nerone, a consentire l'ingresso anche ad un canale (fossa Neronis) che avrebbe dovuto collegare direttamente il porto di Puteoli a Roma per rendere più sicuro il tragitto invernale delle navi che trasferivano il grano a Roma. La morte di Nerone interruppe i lavori, ma tracce dell'opera sono ancora individuabili dalle fotografie aeree.

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